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Project manager: chi è e cosa fa nel settore arredamento

Il Project manager è un ruolo professionale molto ricercato, soprattutto per ciò che riguarda i settori più tecnici, come quello dell’arredamento. Di seguito spieghiamo di cosa si occupa questo profilo nello specifico, descrivendo chi è, cosa fa ed approfondendo quali skills deve possedere, quanto guadagna e come si diventa un project manager.

CHI E’ IL PROJECT MANAGER

ll Project Manager, in breve PM, rappresenta una figura cruciale nella realizzazione di progetti. Si tratta del responsabile di una commessa che attraverso tecniche e metodi di Project management, gestisce il suo sviluppo dalla fase di avvio fino alla fase di chiusura del progetto.

COSA FA IL PROJECT MANAGER NEL SETTORE ARREDAMENTO

La figura di project manager nasce dalla necessità di gestire e sviluppare un progetto in ogni suo aspetto, in qualità di figura di riferimento. Il suo compito principale è quello di coordinare diversi elementi di un progetto di arredamento, dalla progettazione, alla ingegnerizzazione fino alla sua totale realizzazione ed eventuale industrializzazione nel caso in cui si parli di prodotto, garantendo che il lavoro sia completato entro le tempistiche, il budget e i livelli di qualità attesi.

Il project manager inizia il suo lavoro con la fase di pianificazione in cui definisce nei dettagli gli aspetti del progetto e le attività necessarie per raggiungere gli obiettivi prefissati. In questo primo momento, attraverso un dialogo o una vera e propria consulenza con il committente, il Project Manager deve comprendere le sue volontà e le sue necessità per poterne trarre tutti i requisiti, quali il budget e le tempistiche da dover rispettare.

L’obiettivo in questa prima fase è quello di tradurre l’idea progettuale del cliente, in una commessa, che per quanto riguarda il settore arredamento è rappresentata da aspetti molto tecnici e dalla scelta dei materiali.

In un secondo momento, nella fase di cosiddetta progettazione, il project manager deve impegnarsi nell’assegnazione delle attività, precedentemente scandite, alle rispettive risorse, con la garanzia che questo avvenga in modo equilibrato e che non ci sia una disomogeneità tra i professionisti coinvolti e i carichi di lavoro e dunque che le tempistiche siano rispettate.

Una volta che il progetto è in fase di realizzazione, il project manager è coinvolto nella supervisione di tutte le attività e nel continuo coordinamento delle risorse. Questo significa che dovrà dedicarsi al monitoraggio di ogni passaggio ed essere, nell’ipotesi, pronto a mettere in atto manovre correttive o cambiamenti in corso d’opera e a subentrare nella risoluzione di problematiche sorgenti, anche eventualmente intervenendo operativamente sul progetto.  In ultimo, deve aggiornare costantemente i clienti, tenendoli informati sui rispettivi sviluppi.

Durante lo svolgimento dei lavori deve sempre avere un’ottima comunicazione con il team del progetto garantendo che tutti siano informati sull’andamento dei lavori. Questo può includere la redazione di report e di documentazioni ad hoc e la gestione delle riunioni interne con il team.

PRINCIPALI ATTIVITA’

In dettaglio, si occupa di:

  • Gestire in toto progetti dal punto di vista tecnico e organizzativo;
  • Coordinare proattivamente le risorse coinvolte nelle diverse fasi, sia a livello che tecnico che gestionale;
  • Redigere la documentazione e produrre la reportistica inerente gli stadi di avanzamento dei lavori;
  • Predisporre il budget di progetto;
  • Verificare il rispetto di tempi e budget in relazione alle richieste del committente;
  • Dialogare e gestire i rapporti direttamente con fornitori e clienti;
  • Assicurare che i livelli di qualità siano soddisfatti;
  • Formalizzare soluzioni tecniche migliorative in termini di realizzazione, qualità e cost saving;
  • Intervenire per eventuali problematiche e gestire i cambiamenti;
  • Gestire e prevenire tutti i possibili rischi.

QUANTO GUADAGNA UN PROJECT MANAGER?

La retribuzione del Project Manager riflette le sue responsabilità e l’impegno che il ruolo stesso richiede.

Il compenso medio è condizionato da diversi fattori che influisco in maniera diversa su questo parametro, e possono essere: l’esperienza della risorsa, il contesto e la struttura aziendale, le dimensioni dei progetti.

Dunque, un project manager che lavora nel settore dell’arredamento ha una ral che mediamente si aggira tra i 30 e i 50 mila euro all’anno, a cui si possono aggiungere eventuali bonus, premi di risultato o benefit.

Se la figura ha invece, un’esperienza decennale nel ruolo la sua retribuzione potrebbe arrivare anche fino a 70 mila euro annui.

PROJECT MANAGER: QUALI SKILLS DEVE POSSEDERE

Le attività e le conoscenze del project manager sono diversificate e anche molto complesse in quanto richiedono grande responsabilità, per questo motivo il project manager deve essere predisposto ad affrontare grandi sfide. Un eccellente responsabile di commessa deve possedere ottime abilità comunicative e deve essere un manager empatico che comprende al meglio le esigenze del suo team.

Deve oltremodo, essere preciso nell’organizzazione, risoluto nel prendere decisioni, e versatile nella gestione di eventuali problematiche. Per questo è essenziale che abbia propensioni personali legate alla capacità di gestione e di attenzione ai dettagli.

E’ Inoltre necessario che sia dotato di una grande autonomia organizzativa e di attitudine al problem solving. In ultimo, le abilità comunicative e relazionali sono considerate skills fondamentali per la gestione dei rapporti sia con clienti e fornitori.

PERCORSO FORMATIVO: COME SI DIVENTA PROJECT MANAGER NEL SETTORE ARREDAMENTO

Il project manager nel settore arredamento è necessario che abbia una conoscenza approfondita delle tecniche di progettazione e costruzione, e altresì un’ottima comprensione dei materiali e delle tecnologie utilizzate nel settore.

Generalmente la figura del Project Manager possiede una laurea in discipline tecniche, preferibilmente laurea in design, laurea in architettura o ingegneria gestionale.

Per accedere al ruolo è necessaria una esperienza lavorativa di almeno 3 – 4 anni.

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