Il decreto regionale 3516 del 18 marzo 2020 ha apportato alcune modifiche all’Avviso pubblico per l’adozione dei piani di smart working.
Le modifiche riguardano
Con l’Addendum “Intervento per aziende in occasione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19” viene estesa la possibilità di partecipazione all’avviso a tutte le imprese che, nel periodo di emergenza sanitaria da Covid 19, hanno attivato lo smart working per i propri dipendenti, purché abbiano assolto agli obblighi di informativa sulla sicurezza e agli obblighi di comunicazione sul sito ministeriale.
Per questi datori di lavoro saranno ammissibili al contributo le spese sostenute a partire dal 25 febbraio 2020 per l’acquisto della strumentazione tecnologica e l’attuazione delle attività in smart working, a condizione realizzino tutte le attività previste dall’Avviso (Azione A, paragrafo B.2) e introducano stabilmente il lavoro agile come modalità di lavoro regolamentata all’interno dell’azienda.
Nella versione aggiornata dell’Avviso sono state inoltre introdotte alcune modifiche, allo scopo di potenziare l’efficacia della misura e specificare alcune modalità di verifica dei requisiti e di rendicontazione. Di seguito le modifiche approvate:
- è stato rimosso il vincolo del doppio accreditamento (A e B) per l’operatore incaricato di supportare l’azienda nella realizzazione dell’intervento Azione A);
- per favorire l’accesso anche da parte delle aziende che, in base al settore di appartenenza, svolgono attività prevalentemente non telelavorabili, è stato ridefinito il vincolo del numero minimo di dipendenti da inserire nel progetto pilota, indicando che la percentuale del 20% va calcolata considerando il totale dei dipendenti che svolgono attività “telelavorabili” ;
Sono state, inoltre, inserite alcune precisazioni:
- Le amministrazioni pubbliche escluse dall’avviso sono quelle rientranti nell’elenco ISTAT delle amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato;
- Ai fini del riconoscimento della spesa, è stato meglio specificato che tutti gli interventi previsti all’azione A) (ivi compreso il servizio di supporto alla stesura del piano di smart working) devono essere rendicontati attraverso il timesheet da cui si evinca che è stata svolta l’attività di consulenza/affiancamento al management e/o ai dipendenti;
- In coerenza con la finalità di innovazione organizzativa dell’Avviso, il Piano aziendale di smart working adottato attraverso l’Accordo aziendale sottoscritto o il Regolamento aziendale approvato dovrà avere una validità minima biennale;
I soggetti beneficiari dell’agevolazione non possono rivolgersi per la fruizione del voucher ad Operatori accreditati con i quali esiste un vincolo in linea con la definizione di “impresa unica”.
S.A. Studio Santagostino in qualità di ente accreditato in Regione Lombardia è a disposizione per ogni eventuale approfondimento.
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