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Curriculum vitae falso: licenziamento senza danno

Il Curriculum Vitae è uno strumento indispensabile per il mondo lavoro, infatti permette ai recruiter di avere una panoramica completa su titoli di studio, capacità ed esperienze lavorative del candidato. Questo strumento assume una valenza rilevante; infatti chi ha superato una selezione, esibendo titoli o certificazioni inesistenti, non ha alcun diritto al risarcimento del danno in caso di licenziamento da parte dell’azienda. Esibire un CV basato su titoli inesistenti costituisce una violazione dei doveri di correttezza e buona fede.

Curriculum Vitae: l’importanza di scrivere correttamente il CV

Scrivere un CV qualitativamente efficace, è importante indipendentemente dal lavoro svolto, perché costituisce la prima impressione che si da all’azienda per la quale ci si candida. La stesura corretta del Curriculum può servire concretamente a farsi notare dagli head hunter e a trovare lavoro più velocemente.

Noi di S.A. Studio Santagostino, attraverso la Consulenza di Carriera, offriamo servizi dedicati all’elaborazione del CV. L’output di questa fase si concretizza nella redazione di un nuovo e più funzionale CV e nella stesura di lettere di presentazione in linea con il target aziendale. Le modalità di costruzione dei contenuti devono impattare in maniera incisiva, consentendo agli HR di valutare in modo rapido e positivo il profilo ricevuto. 

FONTE IL SOLE 24 ORE

“Il lavoratore che ha superato una selezione vantando titoli inesistenti non può chiedere il risarcimento del danno qualora l’azienda receda dal contratto a termine, nemmeno nel caso in cui tale recesso sia invalido. Il ricorrente, cioè, sin dall’inizio sapeva di non avere i titoli necessari per partecipare alla selezione, quindi non può avanzare alcuna pretesa risarcitoria, in quanto l’intero danno è scaturito da una sua condotta che rappresenta comunque una violazione del dovere di correttezza e buona fede durante le trattative.

Questa pronuncia è molto interessante in quanto il principio che viene affermato può trovare applicazione – con i necessari adattamenti – nell’ambito di qualsiasi rapporto di lavoro (non solo a termine, ma anche a tempo indeterminato): l’esibizione di un curriculum basato su titoli inesistenti costituisce una violazione dei doveri di correttezza e buona fede. Violazione che può legittimare la scelta di interrompere il rapporto, una volta scoperto l’inganno, senza costi per il datore di lavoro”.

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